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Comincia il Book Tour

         ::::::IN CONTINUO AGGIORNAMENTO:::::::::ULTIMO UPDATE 6/11/19::::::::::::
Mentre attendiamo l’arrivo delle prime copie del mio nuovo libro sull’Afghanistan dalla tipografia, grazie all’entusiasmo di tante persone a cui sta a cuore il racconto della crisi afghana – la crisi dimenticata per eccellenza – stiamo organizzando un calendario di presentazioni in giro per l’Italia.
Gli incontri sono tutti ad ingresso gratuito. Nell’elenco che segue cliccando sul luogo dove si svolgono, caricherete indirizzo e indicazioni stradali. Ecco tutti gli appuntamenti:

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Missione Incompiuta in tour

Missione Incompiuta in tour

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A Mano!

Sono felice perché il mio libro “Afghanistan Missione Incompiuta” ha ormai esaurito la sua prima tiratura (1000 copie) ed è prossimo alla ristampa prim’ancora di arrivare in libreria (distribuzione attesa a novembre con le cosiddette “strenne” – dettagli in calce a questa pagina).
Grazie allo stesso entusiasmo con cui state seguendo il progetto e all’aiuto di tanti di voi, siamo riusciti ad organizzare un primo calendario di presentazioni, con alcuni dettagli ancora da definire (vi chiedo pazienza ci stiamo lavorando e quindi tornate a ricontrollare questa pagina):

Sassari, mercoledì 16 novembre, luogo e orario da definire

Cagliari, giovedì 17 novembre,  presso il caffè Babeuf, ore 17 (via Giardini 147

Milano, sabato 19 novembre, ore 18 con Cecilia Strada presso la Fondazione Quercioli, via Gola 20

Torino, martedì 22 novembre, ore 18 presso la Trebisonda – Libreria indipendente in San Salvario, in collaborazione con il gruppo locale di Emergency

Roma, mercoledì 23 novembre – ore 18.30 in collaborazione con l’Associazione Stampa Romana, presso la sede di ASR in piazza della Torretta 36

Livorno, 26 novembre, luogo e data da definire (2 eventi nella stessa giornata)

L’Aquila, prima settimana di dicembre,  luogo, data e orario da definire

Salerno, 10 dicembre ore 11, presso l’Ente Provinciale del Turismo, Via Velia

Caserta, prima settimana di dicembre, luogo, data e orario da definire

Napoli, prima settimana di dicembre, luogo, data e orario da definire

Lecce, dicembre, luogo, data e orario da definire

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Bella Sassari


Soffiava il maestrale a Sassari e la temperatura è crollata sotto i venti gradi che a luglio è capace di farti dimenticare d’un colpo il caldo che ti asfissiava fino a poco prima. Nonostante le “avverse condimeteo”, il cortile di Palazzo Ducale era pieno di gente. Una bella folla di persone quella che il 14 luglio ha assistito alla proiezione di “Killa Dizez”, appena reduce dal TAFF di Dallas e praticamente in contemporanea con il RAFF di Roma. Bella la rassegna di Sassari, “Visioni Solidali”, che ospita documentari dedicati ai temi d’impegno delle principali associazioni presenti sul territorio, come il gruppo locale di Emergency, carico di idee e di energia. A tutti loro, va il grazie per aver offerto uno schermo a “Killa Dizez”.

Doppio Colpo

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Red Zona – ETC
Oggi (14 luglio) doppia proiezione di KILLA DIZEZ dopo il successo del TAFF di Dallas.
Alle 15.30 alla Casa del Cinema nell’ambito del ROMAFRICA FILM FESTIVAL diretto da Antonio Flamini.
Alle 21 a Sassari, cortile di Palazzo Ducale, nell’ambito della rassegna “Visioni Solidali”con il gruppo locale di Emergency.
PS: io sarò a Sassari ma non per scelta tra le due manifestazioni, solo perchè mi trovavo in Sardegna per precedenti impegni (che suona molto professionale ma vuol dire…vacanze!).

 

Dalla Folgore alla Sassari, e non solo

Folgore ad Herat, 2 ottobre 2009 np©09
Folgore ad Herat, 2 ottobre 2009 np©09

Nelle prossime settimane, la brigata Folgore lascerà l’Afghanistan al termine del suo turno di dispiegamento iniziato formalmente con il toa (il “trasferimento di autorità” come recita l’acronico inglese) del 4 aprile scorso quando gli alpini della Julia passarono la bandiera della missione proprio ai paracadutisti. Il posto della Folgore verrà preso per i prossimi sei mesi dalla brigata Sassari, i cui effettivi stanno già arrivando da qualche giorno proprio ad Herat.

Ultimo ammaina Bandiera alla Fob di Musahy
Ultimo ammaina Bandiera alla Fob di Musahy ©Pio Kabul 09

In contemporanea, anche con il trasferimento all’Anp (la polizia afghana) della fob “Sterzing” della valle del Musahy, a sud di Kabul, si prepara la “fine” da mesi annunciata della presenza italiana nella capitale, dove la base di Camp Invicta verrà passata al contingente turco. Una scelta che si inquadra nelle necessità di Isaf di presidiare il resto del territorio piuttosto che la capitale affidata alle forze di sicurezza locali.

Il terzo battle group (anche se adesso nella dicitura ufficiale si preferisce chiarmale task force) verrà così trasferito nell’RC-West dove si rafforzerà la presenza nella zona di Shindand, distretto più meridionale e più travagliato della provincia di Herat, per giunta zona pastù in area tagika. Una zona strategica perchè va a colmare sulla “mappa” un vuoto tra la presenza italiana a Farah e le due basi di Herat lungo la ring road (o “highway one”) la strada più importante di tutto l’Afghanistan. Inoltre Shindand, che era una base importantissima per le truppe sovietiche (che per giunta vi hanno lasciato un enorme deposito di munizioni, a lungo mal sorvegliato dalle forze di sicurezza locali…), diventerà il caposaldo sul versante occidentale del paese della ri-nascente aviazione afghana. Al momento non si tratta che di pochi elicotteri e qualche mig, ma ridare al governo afghano il controllo dello spazio aereo è un passaggio chiave per ridurre (in un futuro per ora lontano) la presenza militare straniera nel paese. La presenza italiana a Shindand inizialmente si limitava ad un gruppo di OMLT, i consiglieri militari che addestrano l’esercito afghano del 207esimo corpo d’armata, da luglio però vi opera la task force elettorale messa sù proprio per il periodo del voto (le altre due TF sul terreno sono quella nord e quella sud) e che nei prossimi mesi lascerà il proprio posto alle nuove truppe non più impegnate a Kabul.

Venerdì ad Herat è stato il presidente del Senato, Renato Schifani. Una visita, che ho seguito per il Tg3, e che è stata la prima di un esponente istituzionale dopo il peggior attacco mai subito dal contingente italiano in Afghanistan, quello del 17 settembre. Ad Herat, per l’occasione, c’era anche una rappresentanza del 186mo reggimento della Folgore, che opera a Kabul e di cui facevano parte i sei caduti della airport road.