Ecco i miei tre reportage del 2016 da Calais:
L’Altra Calais from Nico Piro on Vimeo.
Il blog di Nico Piro: provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci
Tag: jungla
I “calesiani arrabbiati” scendono in autostrada e bloccano migliaia di turisti britannici di rientro dalle vacanze alla fine dell’estate. Chiedono la demolizione della jungla: la baraccopoli, nella zona industriale della città, dove 10mila rifugiati vivono in condizioni drammatiche inseguendo il sogno di raggiungere clandestinamente la Gran Bretagna; sogno ormai impossibile tra recinzioni altissime e sorveglianza armata.
Ma tutti i calesiani sono arrabbiati? E soprattutto come si vive a Calais? Qual è il rapporto tra la realtà e l’immagine mediatica della città? Con in tasca il libro “A Calais” di Emmanuel Carrère («Quello che mi interessa è poter scrivere un reportage esattamente nello stesso modo in cui scriverei un libro»), ho provato a esplorare questi temi tornando sulla “costa d’opale”, un’altra di quelle piccole comunità in Europa come Idomeni, Lampedusa o Lesbos su cui grava tutto il peso della più grande crisi di rifugiati dalla seconda guerra mondiale.
Ne è nato un reportage (il mio terzo da/su Calais) per il montaggio di Guido Tombari e le immagini di Giuseppe De Angelis, che va in onda nello spazio di “Agenda del Mondo – Tg3”, sabato sera su RaiTre, alle 0.55, orario ideale per insonni e appassionati della materia (ma anche per chi vuole videoregistrare). Buona Visione!
Il fotoracconto dello sgombero de “la Jungle” di Calais, nel nord della Francia, la baraccopoli dove vivono tra le 4 e le 5mila persone; negli ultimi dieci anni cresciuta su una discarica a pochi passi dall’autostrada e dal molo passeggeri del porto, punti dai quali tentare di arrivare clandestinamente nel Regno Unito.
Fango Francese from Nico Piro on Vimeo.
Chiudo questa serie di post sulla mia trasferta nel nord della Francia, raccontando il dietro le quinte di una delle nostre giornata ne “la jungle”. Una serie di episodi “personali” magari utili a capire le tante contraddizioni della crisi rifugiati.
La zona industriale di Calais è avvolta da un persistente puzzo di candeggina, eppure l’enorme scalo dei traghetti dista in linea d’aria poche centinaia di metri quindi il vento dell’Atlantico dovrebbe soffiare forte e salmastro come sempre.
All’inizio sembra di stare in Sierra Leone, con gli onnipresenti bidoni di ipoclorito di sodio per disinfettarsi la mani e “bruciare” il virus dell’Ebola. Poi ti viene da pensare ad una procedura di sanificazione delle strade per via delle vicinanza con il campo. Invece all’ingresso della “jungla”, passato il cavalcavia sul quale scorre l’autostrada da e per gli imbarchi, il tanfo di fango, legno marcio, rifiuti putridi e cucine approssimative svela che quel puzzo di cloro è solo figlio della fabbrica più vicina.
Continua a leggere “Diario dalla “jungla””
Questioni di sicurezza from Nico Piro on Vimeo
Quanti significati può assumere la parola sicurezza? La prefettura francese sta creando una “buffer zone”, profonda cento metri, intorno alla “giungla” di Calais, l’ormai storico campo nei pressi del porto da dove ci si imbarca per la Gran Bretagna, sogno dei migliaia di rifugiati (forse 5000) in nome del quale si sottopongono a condizioni di vita tremende. Continua a leggere “Questioni di sicurezza”
Calais è ormai una zona militarizzata, tutti i possibili punti di passaggio verso l’Inghilterra sono presidiati dalla polizia e difesi da recinzioni, filo spinato e sorveglianza elettronica. Nella jungla – l’ormai “storico” campo profughi vicino al porto di Calais – in migliaia vivono inseguendo il loro “sogno inglese”. Ecco il mio servizio dal Tg3 delle ore 19 del primo febbraio 2016
La jungla sotto assedio from Nico Piro on Vimeo.
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