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Corrispondenze Afghane – Il libro

Il mio prossimo libro sull’Afghanistan è pronto e sta per essere spedito a chi lo ha preacquistato mentre si prepara un lungo book tour in giro per l’Italia (qui per le prima date). Nell’attesa che arrivino le prime copie dalla tipografia vi anticipo il titolo e altre informazioni utili:


CORRISPONDENZE AFGHANE
Storie e persone in una guerra dimenticata Continua a leggere “Corrispondenze Afghane – Il libro”

Il mio zaino

Tasmanian tiger
Durante i seminari di Mojo Italia si sono ripetute le domande sul tema dello “zaino” cioè dell’attrezzatura da usare sul campo, quale usare (evitando di portarsi dietro troppo o troppo poco), come trasportala e come renderla immediatamente accessibile in un lavoro dove pochi secondi possono fare la differenza. Continua a leggere “Il mio zaino”

Grecia: via la troika, resta la crisi

Poco meno di tre anni dopo il mio ultimo viaggio, sono tornato in Grecia perchè il governo aveva appena annunciato l’accordo per la fine del commissariamento internazionale, in pratica dal 21 agosto Atene riprenderà la propria sovranità contabile, lasciandosi alle spalle le richieste di Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e Banca Centrale Europea.
Ma come stanno davvero le cose del Paese? I numeri sono migliorati ma dieci anni di crisi e otto anni di troika hanno lasciato il segno, a pagare sono – come sempre – gli ultimi.
Il mio racconto in questi pezzi realizzati per il Tg3 (i link rimandano alla pagina FaceBook della testata):

Il giornale dei giornalisti

Prezzi di mercato

Case confiscate

Stato di Salute

Lascio la città

Il boom del turismo e il rovescio della medaglia

La più grande privatizzazione, il Pireo

In memoria di Mimmo

Dopo una lunga battaglia contro un male infame – battaglia che aveva saputo rende pubblica senza farne un caso personale ma mettendola a disposizione del pubblico, da bravo cronista – se n’è andato Mimmo Candito, grande intellettuale prima che esperto inviato di esteri.
Avevo avuto il piacere di conoscerlo di persona al Premio Cutuli del 2016 quando il male già stava esigendo un prezzo sul suo corpo, non sulla sua lucida mente.
Oggi come mai ringrazio gli strumenti del mobile journalism che mi hanno consentito di registrare – seppur improvvisando – la Lectio Magistralis di Mimmo, all’università di Catania, appuntamento fisso del Premio dedicato a Maria Grazia Cutuli, scomparsa in Afghanistan.
Mimmo parla di post-verità, dimostrando il suo spessore di intellettuale ma anche di giornalista capace sempre di stare al passo con i tempi, che cambiano il senso della e i pericoli per la nostra professione.
Da vedere, da non perdere…buona visione, addio Mimmo.

Premio Cutuli 2016 – Lectio Magistralis (prima parte) from Nico Piro on Vimeo.

 

Metti una sera a Sanza

13669201_1586943798273027_1361826637536671981_nSanza è un paese del vallo di Diano, ala sud-orientale della provincia di Salerno che guarda verso la Basilicata e il mar del Cilento. Viene ricordata come luogo dell’uccisione di Carlo Pisacane, che tentò di sollevare le masse contadine contro i Borboni, anticipando il fallimento storico di tutti i movimenti rivoluzionari per gli agricoltori. Ma non ditelo agli abitanti di Sanza che, puntigliosi, vi spiegheranno quanto ingiusta e infondata sia quella ricostruzione storica. Che c’entra Sanza con questo blog?
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Crowdfunding, istruzioni per l’uso


A grande richiesta, ecco le istruzioni per aderire alla campagna di crowdfunding, passo dopo passo.
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Foto

Foto

Nico Piro

 

NICO PIRO - KILLA DIZEZ, LIFE AND DEATH IN THE TIME OF EBOLA (2)
18th Thessaloniki Documentary Festival, Photographer Aris Rammos

Straordinario Mo

Imperdibile. Sul Corriere della Sera di oggi, a pagina 16, c’è un lungo pezzo di Ettore Mo sull’Afghanistan. Non posso definirlo reportage perchè è costruito sulle memorie dei sui grandi viaggi in Afghanistan, non riesco a definirlo articolo perchè in realtà è molto di più. Leggerlo restituisce speranza a tutti quelli che credono in questo mestiere, provano a farlo o vorrebbero riuscirci. Dà speranza nonostante i viaggi di Mo, lunghi anche mesi, siano ormai impossibili in un mondo dove l’alfabeto dei tagli di bilancio nelle testate inizia con la “E di Esteri” e dove una notizia è già finita se non viene “cotta e mangiata” in poche ore, magari tritata in un pezzo spedito dal cuore del deserto o da un remota montagna con un’antenna Bgan e la banda larga satellitare.

E’ una consolazione, in un panorama mediatico dove gli esteri sono sempre più marginali oltre che “poveri”, vedere che c’è qualcuno come Mo che ha avuto la forza di seguire la stessa storia per trent’anni, che ha avuto la caparbietà professionale di restare inviato e non cedere alle tentazioni, alle deviazioni, alle occasione della “carriera” del giornalista. Un maestro, un esempio come ormai non se ne vedono più.
Spero prima o poi di poterlo incontrare per parlargli almeno un paio di giorni.