Corrispondenze Afghane a Buccino


Sabato 30 novembre, “Corrispondenze Afghane” è arrivato a Buccino, nelle aree interne del salernitano, uno dei comuni colpiti dal terremoto dell’80, poi diventato obiettivo dell’industrializzazione delle aree interne (fallita con l’ennesimo spreco di denaro pubblico, salve alcune eccezioni) e ora finito nell’elenco dei paesi in via di spopolamento. E’ stato molto bello esserci per almeno due motivi. L’invito degli amici della locale “Casa del popolo” mi ha consentito di portare il libro a sud di Roma, che è un’impresa non da poco (con il paradosso che nelle date che si organizzano al centro-nord incontro un sacco di giovani meridionali, attivissimi ed emigrati). L’altro motivo di soddisfazione che la presenza dei sindaci del luogo ha – credo – contribuito a riattivare il dibattito, oltre i comodi slogan di ogni segno, sul tema dell’accoglienza dei migranti tra modelli da non seguire ed esempi virtuosi concentrati nel raggio di poche decine di chilometri. Grazie alla collega Sara Manisera che ha partecipato al dibattito nonostante l’impegno in corso per la chiusura di un documentario sulle proteste popolari in Iraq.

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